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C’è ma non si vede: cosa sapere sull’inquinamento domestico

L’aria che respiriamo nelle nostre case non è pulita come immaginiamo. Secondo studi recenti, l’inquinamento indoor può essere fino a 5 volte superiore rispetto all’inquinamento atmosferico esterno, trasformando gli spazi in cui viviamo in potenziali fonti di rischio per la nostra salute. Da sostanze chimiche nocive emesse dai materiali di costruzione e dagli arredi, fino agli acari della polvere, muffe e batteri: l’inquinamento domestico è un nemico invisibile ma estremamente reale.

La consapevolezza crescente intorno a questo problema sta guidando famiglie, professionisti e aziende verso soluzioni innovative e sostenibili per garantire un’aria più pulita e salubre all’interno delle abitazioni. Tra queste, gli impianti di ventilazione meccanica controllata (VMC) rappresentano una delle risposte più efficaci, offrendo un sistema intelligente per rinnovare l’aria interna, eliminare inquinanti e migliorare significativamente la qualità della vita domestica.

Che cosa si intende per inquinamento indoor

L’inquinamento indoor si riferisce alla presenza di contaminanti nell’aria di ambienti chiusi che non sono tipicamente presenti all’esterno. Questi contaminanti includono agenti fisici, chimici e biologici che possono alterare le normali condizioni di salubrità dell’aria negli spazi in cui viviamo, come le nostre case, uffici, scuole e mezzi di trasporto. Si tratta di una problematica rilevante per la salute pubblica, poiché la quasi totalità della popolazione trascorre la maggior parte del proprio tempo al chiuso, dove l’aria può essere anche 10-20 volte più inquinata rispetto a quella esterna​​​​. 

Benché sia un argomento spesso trascurato, in realtà l’inquinamento interno è un realtà complessa e silenziosa, generata da una varietà di fonti, alcune delle quali sorprendentemente vicine a noi. Prodotti per la pulizia, mobili, apparecchi elettronici, materiali da costruzione e persino le nostre attività quotidiane, come cucinare o stirare, possono contribuire al rilascio di sostanze inquinanti nell’aria che respiriamo.

Le conseguenze sulla salute possono variare da irritazioni oculari e respiratorie a effetti più gravi come asma, allergie o, nella peggiore delle ipotesi, malattie cardiovascolari e respiratorie croniche. In questo contesto, diventa fondamentale adottare strategie efficaci per minimizzare l’esposizione a questi inquinanti, soprattutto nelle abitazioni dove trascorriamo la maggior parte del nostro tempo.

Monitorare la qualità dell’aria con una strumentazione adeguata può aiutare a identificare e minimizzare la presenza di inquinanti, contribuendo così a creare ambienti interni più salubri​ e sicuri.


Quali sono le fonti di inquinamento dell’ambiente domestico

Le cause di inquinamento domestico che compromettono la qualità dell’aria negli ambienti domestici sono numerose e diversificate. 

Il principale impulso all’inquinamento indoor è rappresentato, paradossalmente, proprio dai materiali da costruzione e dalle tecniche di isolamento. La crisi energetica globale ha spinto verso un design edilizio più efficiente dal punto di vista termico e dell’isolamento acustico degli edifici, ma ha portato ad un peggioramento della qualità dell’aria.

Gli ambienti ben sigillati però, sebbene energeticamente più efficienti, possono accumulare inquinanti a causa della ridotta ventilazione e della minore circolazione dell’aria. 

Ci sono poi gli inquinanti biologici: microrganismi come virus, batteri, muffe, acari della polvere e allergeni di animali domestici contribuiscono all’inquinamento biologico degli spazi chiusi.

Dobbiamo poi fare i conti anche con le principali attività che compiamo ogni giorno all’interno della casa, come cucinare o accendere il riscaldamento. Apparecchi da combustione come stufe, caldaie e camini, se non sono adeguatamente ventilati, possono emettere monossido di carbonio e altri gas residui nocivi.

Anche la pulizia degli ambienti è un fattore inquinante, perché spesso comporta l’utilizzo di prodotti chimici come spray, detergenti e detersivi. Queste sostanze, anche quando di per sé innocue, a determinate concentrazioni o temperature possono reagire ed evaporare nell’aria liberando sostanze nocive che ai nostri occhi passano del tutto inosservate.

Tra i vari tipi di inquinamento ci sono anche i lavori di manutenzione della casa, che prevedono colle, vernici, solventi e materiali isolanti: tutti prodotti di uso comune che hanno un impatto sull’aria che respiriamo, perché possono rilasciare sostanze tossiche, come la formaldeide e altri Composti Organici Volatili (VOC).

In aggiunta, gli impianti di condizionamento, ampiamente diffusi, possono diventare fonti di inquinamento biologico se non adeguatamente mantenuti, favorendo la crescita di muffe e altri agenti patogeni.

Infine, se vogliamo rimuovere il fumo di tabacco – che rappresenta uno dei maggiori agenti inquinanti – o altri odori in casa tramite profumi, candele o incensi, dobbiamo fare attenzione alle sostanze contenute che possono essere rilasciate nell’aria. Importante, anche in questo caso, controllare la ventilazione dell’ambiente e assicurarsi di areare correttamente i luoghi chiusi.


Come migliorare l’aria degli ambienti domestici.

Ridurre l’inquinamento indoor e migliorare la qualità dell’aria è possibile soprattutto grazie all’adozione di tecnologie. Gli impianti di ventilazione meccanica controllata emergono come soluzione tecnologica di punta, capaci di garantire il ricambio d’aria necessario per mantenere l’ambiente domestico salubre. Questi sistemi, infatti, non solo rimuovono efficacemente gli agenti inquinanti, ma possono regolare anche umidità e temperature, contribuendo a creare un clima interno ideale.


Se il ricambio dell’aria rappresenta la soluzione più efficiente, dobbiamo anche assicurarci che l’aria esterna di rinnovo immessa sia il più possibile pulita, ovvero priva di polveri sottili e sostanze batteriche.
Per ottenere questo VmcItalia propone come accessori integrativi alle sue unità di ventilazione, il filtro elettrostatico Elettrofil, in grado di filtrare  più del 98% dei PM 10 e PM2,5 presenti nell’aria e il sanificatore Ionbipol, ionizzatore bipolare in grado di neutralizzare sia batteri che virus, in maniera pulita e certificata.

L’inquinamento domestico è una sfida complessa, ma attraverso la combinazione di tecnologie innovative, come gli impianti di VMC, e pratiche quotidiane attente, possiamo trasformare le nostre case in ambienti più salubri.
Respirare un’aria più pulita deve diventare un impegno e un obiettivo comune, perché l’aria che respiriamo migliora la qualità della vita, per noi e per le generazioni future.