Il comfort di un ambiente chiuso può ricevere minacce. Una su tutte è rappresentata dalla muffa, specialmente durante la stagione fredda, quando la temperatura esterna scende e si accende il riscaldamento.
La muffa si sviluppa in ambienti soggetti all’umidità e danneggia muri e soffitti, producendo anche un odore pungente e fastidioso. Questo fungo si propaga e a lungo termine può arrecare diversi fastidi alla nostra salute, come allergie o irritazioni a carico di pelle, occhi e vie respiratorie.
L’areazione della casa
Per prevenire il problema della proliferazione della muffa in casa, è bene che gli ambienti chiusi vengano arieggiati.
Come arieggiare casa? La ventilazione (o ricambio d’aria) può essere di due tipi:?
- Naturale: l’aerazione regolare degli ambienti avviene aprendo porte, finestre o portefinestre.
- Meccanica: tramite la VMC, la quale, dotata di uno scambiatore d’aria per l’umidità e ventole, offre un ricambio continuo dell’aria negli ambienti interni con un basso consumo energetico grazie al recupero di calore.
La corretta gestione dell’aria è cruciale per prevenire la formazione di umidità e muffa.
Come arieggiare casa nel modo corretto
La ventilazione è cruciale per il comfort termico negli ambienti chiusi, poiché la qualità dell’aria impatta direttamente sul benessere. Un’aerazione corretta previene e risolve problemi di muffa e condensa, garantendo un ambiente salubre e sempre fresco.
In Inverno
Durante la stagione invernale, è fondamentale adottare misure per prevenire la formazione di muffe e minimizzare gli sprechi energetici attraverso un’attenta aerazione.
Come fare? Se non si riesce a ricambiare attraverso la ventilazione meccanica forzata e si vuole areare in maniera naturale, il consiglio è quello di aprire tutte (o quasi) le finestre contemporaneamente per massimo 5 minuti e più volte al giorno. In questo modo assicuriamo alla nostra casa un discreto ricambio d’aria e una parziale “deumidificazione” naturale senza compromettere troppo il calore delle pareti e del pavimento. Agendo in questo modo, si possono limitare gli sprechi energetici e impediamo il raffreddamento eccessivo dei ponti termici e si può tentare di arginare la formazione di condensa e muffe. Sicuramente i locali a cui dobbiamo prestare più attenzione sono il bagno e la cucina, perché è qui che viene prodotto più vapore acqueo. È quindi essenziale arieggiare gli ambienti della nostra casa quotidianamente, indipendentemente dalle condizioni meteorologiche, seguendo le corrette procedure per eliminare il vapore acqueo generato dalle attività quotidiane e dalla vita.
Un altro consiglio è quello di posizionare un igrometro nelle varie stanze. Si tratta dello strumento che misura l’umidità nell’aria e il suo utilizzo ci aiuta a comprendere le esigenze specifiche di aerazione in un determinato ambiente.
In Estate
Per assicurare un adeguato ricambio d’aria negli ambienti in maniera naturale, è essenziale seguire procedure adeguate. Durante l’estate non sono necessarie particolari attenzioni, perché con le piacevoli condizioni climatiche stagionali è comune lasciare aperte porte e finestre per arieggiare la casa e/o l’ufficio. Il consiglio è quello di prestare sempre attenzione alla differenza di temperatura che c’è tra l’interno e l’esterno, specialmente nelle ore più calde. È meglio tenere le finestre chiuse e schermare i vetri per evitare l’ingresso diretto del sole e il conseguente riscaldamento dell’aria.
Uno degli errori più comuni è mantenere un’aerazione costante. L’aria esterna, calda e umida, può trasportare vapore acqueo, che andrebbe ad aggiungersi a quello già presente all’interno. È pertanto consigliabile tenere le finestre chiuse e aprirle solo dopo il tramonto o nelle ore più fresche per favorire il ricambio d’aria e evitare fenomeni di condensa.
Per prevenire l’accumulo di calore durante i mesi più caldi, aprite tutte le finestre per circa 5 minuti sia al mattino che alla sera per permettere all’aria fresca di entrare, avere un discreto ricambio e ridurre il calore dovuto all’aria calda e ai raggi del sole. Per massimizzare il comfort estivo e prevenire l’ingresso di insetti, vi consigliamo di prendere in considerazione di installare le zanzariere alle finestre e/o portefinestre.
Ventilazione naturale o meccanica? Pro e contro
In un ambiente chiuso, il ricambio dell’aria è essenziale per contrastare umidità, muffa e condensa.
VENTILAZIONE NATURALE. La ventilazione naturale è sicuramente un metodo valido per ottenere ricambi d’aria ed eliminare l’eccesso di calore dall’interno d’estate, anche se i vantaggi non sono paragonabili ad un sistema di aerazione forzata (soprattutto d’inverno quando il calore necessario rischia di disperdersi verso l’esterno e di conseguenza avere maggiori consumi). Come suggerisce il nome, questa tipologia di ventilazione sfrutta le forze naturali, come possono essere, ad esempio, i venti, e la galleggiabilità termica dovuta alle differenze di densità dell’aria interna ed esterna, che la guidano attraverso varie aperture. La distribuzione, dimensione e forma delle aperture giocano un ruolo fondamentale per assicurare un’efficace ventilazione. Le aperture dovrebbero essere idealmente posizionate sulle diverse facciate, considerando i modelli di vento, per garantire pressioni differenziate che migliorino la distribuzione del flusso d’aria. Questi flussi d’aria però, solo parzialmente controllabili, non vengono filtrati e possono portare all’ambiente indoor insetti, pollini ed eventuali sostanze nocive. Con l’apertura delle finestre inoltre il rumore esterno viene trasmesso all’interno della struttura dell’abitazione.
VENTILAZIONE MECCANICA. L’installazione di un sistema di ventilazione meccanica assicura un efficace ed ottimale ricambio d’aria negli ambienti interni, senza la necessità di aprire le finestre, promuovendo così il risparmio energetico che si traduce in risparmio economico, grazie a una riduzione dei costi delle bollette. La VMC (ventilazione meccanica controllata) migliora la qualità dell’aria interna, prevenendo la formazione di muffe e condensa e filtrando efficacemente polveri, batteri e agenti inquinanti. Infatti, la VMC può svolgere anche funzioni di climatizzazione, deumidificazione e sanificazione, riducendo di conseguenza il rischio di allergie e problemi respiratori. Eliminando la necessità di aprire le finestre, assicura anche un comfort acustico, riducendo al minimo i rumori esterni.
Muffa dopo il cappotto termico: perché?
Facciamo una precisazione: il cappotto termico porta numerosi vantaggi a livello di risparmio energetico ma può causare problemi di condensa e muffa quando non vengono utilizzati materiali adeguati e non viene ricambiata l’aria ambiente.
L’isolamento termico infatti può favorire l’umidità interna e la formazione di muffe, specialmente in presenza di scarso ricambio d’aria che porta ad un ambiente non adeguatamente ventilato.
La muffa in casa si crea quando convergono tre fattori:
- Scarsa ventilazione: la ventilazione è importante per rimuovere l’umidità dall’aria. In assenza di ventilazione, l’umidità ha maggiori probabilità di condensarsi sulle superfici fredde, creando le condizioni ideali per la crescita della muffa.
- Umidità: la muffa ha bisogno di umidità per crescere. Un tasso di umidità relativa superiore al 55% è considerato ideale per la sua proliferazione.
- Ombra: la muffa predilige le aree buie e scarsamente illuminate.
La muffa può essere pericolosa per la salute umana. Può causare allergie, asma e altri problemi respiratori. Inoltre, può danneggiare le strutture dell’abitazione.
Per prevenire la formazione della muffa in casa, SE non si ha ancora installato un impianto di ventilazione forzata, è importante:
- Mantenere un basso tasso di umidità relativa. Si possono utilizzare deumidificatori o aprire le finestre a intervalli regolari.
- Riparare eventuali infiltrazioni d’acqua.
- Eseguire regolarmente la manutenzione dell’abitazione.
In caso di muffa già presente, è importante rimuoverla il prima possibile per evitare che si diffonda. Per farlo, è possibile utilizzare prodotti specifici o rivolgersi a un professionista.