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Risparmio energetico: cosa sono gli ecobonus e come ottenerli

Viviamo in un momento storico particolare: di rincari, dalle materie prime alle utenze energetiche, e di profonda attenzione all’ambiente, che ci sta chiedendo una tregua e di mettere in pratica azioni per non esaurire tutte le risorse.

Cosa è il risparmio energetico? Con questo termine si intendono tutte le azioni e provvedimenti volti a ridurre il consumo di energia necessario per svolgere le nostre attività quotidiane. È la realizzazione di una serie di comportamenti pratici per minimizzare gli sprechi e aumentare l’efficienza energetica, centrale nelle strategie di gestione e utilizzo dell’energia, perché rappresenta la misurabile relazione quantitativa tra il risultato ottenuto attraverso un dispositivo o un procedimento e l’energia impiegata per conseguirlo.

Come fare per contribuire al risparmio energetico? Conoscere tutte le detrazioni e i bonus attivi! Le detrazioni si applicano a diversi interventi, con la percentuale variante a seconda dell’anno e della natura dell’intervento.

Un esempio è l’Ecobonus, che offre detrazioni del 50% e 65% per interventi di risparmio energetico fino al 31 dicembre 2024. Finestre, schermature solari, climatizzatori invernali, micro-cogeneratori, generatori d’aria calda a condensazione e pompe di calore, impianti di ventilazione meccanica e altri: l’ecobonus ti permette di detrarre le spese dall’IRPEF o dall’IRES (e scaricarle in dieci rate annuali) e poter fare interventi a casa tua o nel tuo condominio o nella tua azienda per migliorare l’efficienza energetica degli edifici esistenti. L’obiettivo dell’Ecobonus è, appunto, incentivare lavori edili per ridurre i consumi energetici e promuovere fonti ecologiche.

Detrazioni fiscali e riqualificazione energetica

Le detrazioni fiscali, come l’ecobonus 2023, sono agevolazioni messe in atto per una maggiore efficienza energetica e una riduzione degli sprechi d’energia.

Queste agevolazioni si applicano ad interventi di ristrutturazione e riqualificazione energetica e permettono ai cittadini di usufruire di detrazioni fiscali del 50% e del 65%. Attenzione, le detrazioni non valgono sulle nuove costruzioni!

Quando si parla di riqualificazione completa si intende interventi mirati, che permettono di raggiungere alte performance energetiche. L’agevolazione del 65% copre lavori di efficienza energetica, tra cui sostituzione di impianti con caldaie di efficienza pari alla classe A, impianti di climatizzazione con sistemi di controllo avanzato o dotati di apparecchi ibridi, installazione di pannelli solari, di pompe di calore, acquisto e posa di micro-cogeneratori, installazione di dispositivi multimediali per il controllo da remoto e altri. Per usufruire delle detrazioni c’è bisogno della dichiarazione con certificazione da parte di professionisti abilitati e nel pieno rispetto delle normative in vigore. (Informazioni più dettagliate si trovano sul sito dell’Agenzia delle Entrate).

L’agevolazione del 50% vale per spese sostenute per la sostituzione degli impianti invernali con caldaie a condensazione con efficienza pari alla classe A, installazione o sostituzione di impianti a biomasse combustibili (pellet, truciolato e altri) e l’acquisto e posa di finestre e/o porte esterne con schermature solari.

Queste agevolazioni possono essere richieste per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2024. Per gli interventi con una detrazione pari al 65% il limite massimo è pari a 100000 euro, mentre 96000 euro è il valore di detrazione massimo per gli interventi quotati nella misura del 50%.

I requisiti per usufruire dell’Ecobonus

Per promuovere interventi di risparmio energetico su edifici esistenti, lo Stato Italiano mette a disposizione agevolazioni denominate Ecobonus, del 50% e 65%.

È necessario che gli interventi vengano eseguiti su unità immobiliari o parti di edifici esistenti, di qualsiasi categoria catastale: ad esempio, sono inclusi negozi, abitazioni, uffici, capannoni industriali e altri tipi di immobili. È richiesto che gli ambienti interessati siano riscaldati prima dell’inizio dei lavori. Quali sono gli interventi che si possono fare per ottenere il bonus? Sono inclusi tutti gli interventi che hanno come obiettivo la riduzione del fabbisogno energetico per il riscaldamento, l’installazione di pannelli solari, il miglioramento dell’isolamento termico dell’edificio e la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale.

Questa promozione per una migliore efficienza energetica prevede anche incentivi significativi per l’installazione di sistemi VMC (ventilazione meccanica con recupero di calore). Questo intervento viene considerato parte essenziale delle attività di manutenzione straordinaria ed è mirato a ridurre il consumo energetico negli edifici.

Per usufruire delle detrazioni Ecobonus, è necessario essere contribuenti soggetti all’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef), residenti o meno nel territorio dello Stato, compresi i titolari di reddito d’impresa. Queste agevolazioni non riguardano solo i proprietari degli immobili, ma anche gli usufruttuari.

Il primo passo è ottenere dal Comune in cui si trova il fabbricato soggetto a interventi di riqualificazione energetica un documento ufficiale che consenta l’esecuzione dei lavori: in caso contrario, sarà sufficiente compilare una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà in cui bisognerà dichiarare quali interventi verranno fatti (che rientrino tra quelli con agevolazioni) e la data di inizio e durata dei lavori. 

Il pagamento va eseguito tramite bonifico parlante. È essenziale avere tutta la documentazione che attesti il pagamento dei lavori avvenuto tramite bonifico bancario o postale e dalla quale risulti la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario e il numero di partita IVA o codice fiscale del soggetto a favore del quale è stato effettuato il bonifico. Un importante tassello riguarda l’obbligo di comunicare all’ENEA i lavori effettuati per ottenere l’agevolazione. È stato istituito un portale online attraverso il quale i dati dei lavori e le relative istruzioni devono essere trasmessi entro 90 giorni dal termine degli interventi.

Risparmio energetico: perché investire in un impianto VMC

Un sistema di ventilazione meccanica controllata offre numerosi vantaggi in termini di risparmio energetico. Partiamo da una premessa: per ventilazione meccanica controllata si intende il sistema che gestisce il ricambio dell’aria e comprende tutti i processi di immissione e/o estrazione dell’aria all’interno degli ambienti.

L’impianto VMC può influire positivamente sulla classe di certificazione energetica dell’edificio. Questo sistema può essere, appunto, valutato come opzione per la riqualificazione energetica degli edifici e può essere installato su edifici esistenti. Il ricambio d’aria garantito contribuisce ad eliminare l’aria viziata senza dover aprire le finestre e questo evita le perdite di calore o fresco. Il risparmio energetico si riflette anche nella riduzione delle spese di riscaldamento, perché con un impianto VMC è possibile recuperare il calore dell’aria esausta prima di essere espulsa all’esterno e questo calore può essere utilizzato per riscaldare ulteriormente l’ambiente, senza la necessità di attivare ulteriormente il sistema di riscaldamento.

Installare un impianto VMC vuol dire avere la garanzia per il recupero energetico e un conseguente abbattimento dei costi in bolletta: è il suo funzionamento regolare che evita uno spreco di energia, bilancia l’aria immessa e quella estratta ed aiuta a ridurre le emissioni di anidride carbonica nell’ambiente.