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Direttiva Casa Green: cosa dice la normativa e come adeguarsi

La direttiva UE 2024/1275 sulla prestazione energetica nell’edilizia, nota come “Direttiva Case Green“, rappresenta un pilastro fondamentale nella strategia dell’Unione Europea per la transizione ecologica e la decarbonizzazione del patrimonio edilizio entro il 2050.

Pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea l’8 maggio 2024 ed entrata in vigore il 28 maggio 2024, la Direttiva Case Green mira a migliorare l’efficienza energetica degli edifici, riducendo le emissioni di CO₂ e promuovendo l’uso di fonti energetiche rinnovabili.

La direttiva stabilisce obiettivi ambiziosi per gli Stati membri, tra cui:

  • Edifici residenziali: riduzione del consumo energetico medio del 16% entro il 2030 e del 20-22% entro il 2035.
  • Edifici non residenziali: riduzione del consumo energetico medio del 16% entro il 2030 e del 26% entro il 2033.

Inoltre, già da quest’anno, non saranno più ammessi incentivi per l’installazione di caldaie alimentate esclusivamente da combustibili fossili, promuovendo così soluzioni ibride o completamente rinnovabili per il riscaldamento degli edifici.

Nei prossimi paragrafi, approfondiremo il concetto di “case green”, gli interventi possibili per l’adeguamento energetico delle abitazioni e il ruolo importante svolto dalla VMC nel garantire ambienti interni salubri ed efficienti.

Cosa sono le “case green”?

Le “case green” sono abitazioni progettate e costruite per garantire un elevato livello di efficienza energetica e un impatto ambientale minimo, in linea con gli obiettivi della Direttiva UE sulle prestazioni energetiche degli edifici. Queste strutture mirano a ridurre al massimo il consumo di energia, utilizzando fonti rinnovabili e adottando soluzioni costruttive sostenibili.

Secondo la classificazione energetica degli edifici, sono considerate case green quelle che rientrano nelle classi A e B. (Ricordiamo che l’efficienza energetica di un immobile viene classificata su una scala che va dalla classe A4, la più alta e performante, fino alla classe G, che rappresenta il livello di efficienza più basso).

Oltre a garantire un’elevata efficienza energetica, le case green – anche definite “a emissioni quasi zero” – puntano a minimizzare l’impatto ambientale riducendo l’uso di combustibili fossili e le emissioni di CO₂. L’obiettivo è limitare la dispersione termica, sfruttare energie rinnovabili e migliorare il benessere abitativo.

Per ottenere questi risultati, le case green integrano tecnologie avanzate come pannelli solari, pompe di calore, sistemi di isolamento termico ad alte prestazioni e materiali ecocompatibili.
Per accelerare la transizione verso un’edilizia sostenibile, i governi europei prevedono incentivi e detrazioni fiscali per chi ristruttura o costruisce abitazioni conformi agli standard delle case green.

Adeguamento energetico della casa: gli interventi possibili

Per adeguare energeticamente la propria abitazione agli standard delle “case green”, è possibile intraprendere una serie di interventi mirati che migliorano l’efficienza energetica, riducono i consumi e aumentano il comfort abitativo.
Questi interventi possono essere suddivisi principalmente in due categorie: miglioramenti dell’involucro edilizio e aggiornamenti degli impianti tecnologici:

Miglioramenti dell’involucro edilizio

  • Isolamento termico: l’isolamento dell’involucro dell’edificio, comprese pareti, tetto e pavimenti, è fondamentale per ridurre le dispersioni termiche. L’applicazione di un cappotto termico contribuisce a mantenere una temperatura interna stabile, diminuendo la necessità di riscaldamento in inverno e di raffrescamento in estate.
  • Sostituzione degli infissi: la sostituzione di finestre e porte con modelli ad alta efficienza energetica, dotati di doppi o tripli vetri e telai isolanti, riduce significativamente le perdite di calore e migliora anche l’isolamento acustico.

Aggiornamenti degli impianti tecnologici

  • Sistemi di riscaldamento e raffrescamento efficienti: l’installazione di pompe di calore, che sfruttano fonti rinnovabili come l’aria o il suolo, permette di riscaldare e raffrescare l’abitazione con un consumo energetico inferiore rispetto ai sistemi tradizionali. Anche le caldaie a condensazione rappresentano un’opzione efficiente per il riscaldamento.
  • Impianti a energia rinnovabile: l’installazione di pannelli solari fotovoltaici consente di produrre energia elettrica direttamente dal sole, riducendo la dipendenza dalla rete elettrica e abbassando i costi in bolletta. L’integrazione di sistemi di accumulo permette di immagazzinare l’energia prodotta per utilizzarla quando necessario.
  • Sistemi di ventilazione meccanica controllata (VMC): l’implementazione di sistemi VMC assicura un ricambio d’aria ottimale senza dispersioni termiche, contribuendo al mantenimento di un ambiente salubre. La VMC con recuperatore di calore consente inoltre di recuperare il calore dall’aria in uscita, aumentando l’efficienza energetica complessiva dell’abitazione.

Oltre a questi interventi principali, è possibile considerare ulteriori migliorie come l’installazione di sistemi domotici per la gestione intelligente dei consumi energetici, l’adozione di illuminazione a LED ad alta efficienza e l’utilizzo di materiali ecocompatibili nelle finiture interne. È importante valutare attentamente le specifiche esigenze dell’abitazione e consultare professionisti qualificati per pianificare un percorso di riqualificazione energetica efficace e sostenibile.

Leggi anche: Elenco e tipologie dei sistemi VMC: la guida di VMC Italia

Il ruolo della VMC nella casa green

Un aspetto fondamentale per rendere un’abitazione veramente efficiente dal punto di vista energetico è la qualità dell’aria interna. Ecco perché la Ventilazione Meccanica Controllata (VMC) svolge un ruolo ancora più importante nelle “case green”.

Le abitazioni ad alta efficienza energetica, grazie ad un isolamento termico avanzato, tendono a essere molto ermetiche. Questo riduce le dispersioni di calore, ma può anche compromettere il corretto ricambio d’aria, favorendo la formazione di umidità, muffe e inquinanti interni.

La VMC risolve questo problema garantendo un ricambio d’aria costante, che preserva la salubrità degli ambienti interni e la salute degli occupanti, prevenendo al contempo possibili danni strutturali all’edificio.

I vantaggi della VMC in una casa green:

  • Efficientamento energetico: una VMC con recupero di calore consente di recuperare fino al 90% del calore dall’aria estratta, riducendo i consumi di riscaldamento in inverno e di climatizzazione in estate.
    Inoltre, l’energia consumata da un impianto VMC è paragonabile a quella di un ventilatore, rendendola una soluzione altamente sostenibile anche dal punto di vista energetico.
  • Riduce umidità e muffe: grazie al costante ricambio d’aria, previene la formazione di muffe e l’accumulo di umidità, migliorando il benessere abitativo.
  • Filtra gli inquinanti: i filtri della VMC trattengono polveri, pollini e altri allergeni, migliorando la qualità dell’aria indoor.
  • Riduce la necessità di aprire le finestre: evitando così la dispersione termica e l’ingresso di inquinanti esterni, come smog o rumori molesti.


Leggi anche: VMC e riscaldamento in inverno: è ora di risparmiare in bolletta

Nell’ottica della normativa Case Green, l’integrazione di una VMC rappresenta un’opportunità per raggiungere gli obiettivi di risparmio energetico e di miglioramento del comfort abitativo. Investire in un impianto di ventilazione meccanica significa non solo ridurre i consumi, ma trasformare le nostre abitazioni in spazi sostenibili, efficienti e confortevoli.
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